#Economia
DATA
28 MARZO 2023
TEMPO DI LETTURA
3 min
Nel panorama legislativo italiano, la Legge Sabatini Green emerge come una mossa significativa per promuovere l'innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale nel tessuto imprenditoriale del paese. Questa legislazione prende il nome dall'ex ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e si basa su un'iniziativa già esistente, la Legge Sabatini, che sosteneva l'acquisto di macchinari e attrezzature industriali tramite agevolazioni finanziarie.
La nuova versione della legge, Sabatini Green, mira a incentivare gli investimenti delle imprese in tecnologie e attrezzature eco-sostenibili, promuovendo una transizione verso un'economia più verde e a basso impatto ambientale. L'obiettivo principale è quello di favorire l'adozione di soluzioni innovative che riducano l'impatto ambientale delle attività produttive, migliorino l'efficienza energetica e promuovano l'uso delle energie rinnovabili.
Tra i principali punti chiave della Legge Sabatini Green vi è l'offerta di agevolazioni finanziarie sotto forma di contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati per le imprese che investono in tecnologie green. Questi incentivi possono coprire una percentuale significativa dei costi di acquisto di macchinari, attrezzature o impianti a basso impatto ambientale, rendendo più accessibili queste soluzioni alle imprese di diverse dimensioni.
Inoltre, la legge prevede anche agevolazioni fiscali, come detrazioni o sgravi fiscali, per le aziende che adottano tecnologie green. Queste misure possono incentivare ulteriormente gli investimenti verso soluzioni eco-sostenibili, riducendo i costi operativi e aumentando la competitività sul mercato.
Un altro aspetto importante della Legge Sabatini Green è il suo impatto sull'innovazione tecnologica. Incentivando le imprese a investire in tecnologie green, la legislazione stimola la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni e prodotti eco-compatibili. Ciò non solo favorisce la crescita e la competitività delle imprese italiane a livello globale, ma contribuisce anche alla creazione di un ecosistema industriale più sostenibile e orientato al futuro.
Questa nuova legge rappresenta quindi un'opportunità significativa per l'Italia nel perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile e di riduzione delle emissioni di gas serra. L'adozione diffusa di tecnologie green può contribuire in modo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico e alla creazione di un'economia più resiliente e sostenibile nel lungo termine.
Tuttavia, affinché la Legge Sabatini Green abbia successo, è essenziale un'efficace promozione e diffusione delle opportunità e dei vantaggi offerti agli imprenditori. Le istituzioni pubbliche, insieme agli enti locali e alle associazioni di categoria, devono lavorare insieme per informare e sensibilizzare le imprese sulle potenzialità della legislazione e supportarle nel processo di transizione verso modelli produttivi più sostenibili.
Le agevolazioni della Nuova Sabatini prevedono le seguenti specifiche:
- Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti
- L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)
- Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” (istituito dall’art. 2, comma 100, lettera a, della legge n. 662/96) fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
- di durata non superiore a 5 anni
- di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
- interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili
- Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari
- 3,575% per gli investimenti 4.0
- 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).
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