GSE e Scambio sul Posto: facciamo chiarezza

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#Curiosità
DATA
23 NOVEMBRE 2023
TEMPO DI LETTURA
3 min

L'Agenzia per i Servizi Energetici (GSE) è un ente pubblico italiano che gestisce diversi servizi e incentivi nel settore dell'energia. Uno degli strumenti che il GSE utilizza è lo scambio sul posto, un meccanismo che consente ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili di utilizzare l'energia da loro generata per coprire i propri consumi, riducendo così la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.

Cos'è lo Scambio Sul Posto?

Lo scambio sul posto è regolamentato dalla normativa italiana e prevede che il produttore di energia rinnovabile utilizzi l'energia da lui generata direttamente sul posto, ad esempio in una casa o un'azienda. L'energia autoprodotta viene sottratta alla rete elettrica nazionale, e il produttore riceve un credito sull'energia consumata dalla rete quando la produzione locale è insufficiente.

Il processo di scambio sul posto coinvolge diversi attori, tra cui il GSE, il produttore di energia rinnovabile, e il gestore della rete elettrica. Ecco una panoramica del processo:

  1. Installazione dell'impianto: Il produttore installa un impianto di produzione di energia rinnovabile, come pannelli solari fotovoltaici o una piccola turbina eolica.
  2. Richiesta di connessione: Il produttore presenta una richiesta al GSE per la connessione dell'impianto alla rete elettrica.
  3. Autorizzazione e registrazione: Dopo aver verificato la conformità dell'impianto, il GSE rilascia un'autorizzazione e registra l'impianto nel proprio sistema.
  4. Produzione di energia: L'impianto inizia a produrre energia rinnovabile. Il GSE monitora la produzione attraverso appositi strumenti.
  5. Consumo locale: Il produttore utilizza l'energia autoprodotta per coprire i propri consumi locali. In questo modo, riduce la quantità di energia prelevata dalla rete nazionale.
  6. Scambio di energia: Quando l'impianto produce più energia di quanto il produttore ne consuma localmente, l'energia in eccesso viene immessa nella rete elettrica nazionale.
  7. Credito energetico: Il GSE assegna al produttore un credito in termini di energia per l'energia immessa in rete. Questo credito viene poi utilizzato quando l'energia locale non è sufficiente a coprire i consumi.
  8. Fatturazione e regolamentazione: Il GSE gestisce la fatturazione, assicurandosi che il produttore riceva crediti adeguati per l'energia immessa in rete e paghi solo per l'energia effettivamente prelevata dalla rete nazionale.

Lo stesso GSEGestore Servizi Energetici – gestisce tale convenzione, suddividendo i benefici economici in conto scambio ed eccedenze.

Cosa sono le eccedenze?

Prima di scendere nel dettaglio dei pagamenti occorre avere ben chiaro a cosa fanno riferimento le eccedenze e come si quantificano.

Resta intenso che durante le ore di sole, o comunque di luce, l’impianto fotovoltaico produce e di conseguenza tutto quello che viene immediatamente consumato si trasforma in risparmio in fattura, mentre nelle ore in cui l’impianto non produce occorrerà prelevare dalla rete per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.

Poi, abbiamo una parte che magari non è immediatamente consumata e quindi la stessa sarà immessa in rete, con relativo beneficio economico derivante dal conto scambio, in proporzione all’energia prelevata dalla rete.

- Cosa succede se l’energia immessa in rete è superiore rispetto a quella prelevata dalla rete nelle ore in cui l’impianto fotovoltaico non produce?

Questa differenza prende proprio il nome di “eccedenza” e lo stesso GSE riconosce un contributo economico.

Qual è il valore delle eccedenze e quando vengono pagate?

Il valore economico delle eccedenze corrisponde semplicemente alla differenza del valore economico tra i kWh immessi in rete e quelli prelevati in un anno.

Questo vuol dire, per esempio, che se venissero immessi in rete un tot. di kWh per un controvalore di 200 € e prelevati dalla rete un valore di 100 €, il valore delle eccedenze sarà pari a 100 €.

Tale beneficio economico sarà erogato direttamente dal GSE, ma attenzione non automaticamente; per ottenere il pagamento delle eccedenze, in termine tecnico “liquidazione eccedenze” occorre fare esplicita richiesta al GSE entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno.

Tale richiesta è possibile effettuarla attraverso la propria area riservata GSE nella sezione Gestione contratti-Contratti esistenti.

Una volta effettuata la richiesta il pagamento avverrà entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di produzione, insieme al conguaglio dello scambio sul posto.

In ogni caso se si vorrà tenere in sospeso la liquidazione delle eccedenze, le stesse potranno essere tenute a credito e farne richiesta in un anno successivo, quindi di fatto non vanno perse.

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